LA PROTEZIONE SUPERFICIALE DI EDIFICI IN TERRA CRUDA: prove sperimentali
Resumen
L’architettura in terra cruda, ancorché diffusamente presente nel mondo, non è stata sino ad oggi, salvo alcuni rari casi, adeguatamente tutelata e conservata. Solo di recente è emersa la volontà di studiare, analizzare e salvaguardare tale architettura, sia essa “minore” o “monumentale”, in quanto testimonianza di “saperi” e di cultura altrimenti destinati ad andare irrimediabilmente perduti. Occorre dunque procedere alla ricerca e alla messa a punto di metodologie di intervento adeguate, effettivamente finalizzate alla tutela di tale patrimonio culturale. L’attuale stato di conservazione caratterizzante numerosi manufatti architettonici in terra cruda, privi di intonaco, ha fatto emergere la necessità di procedere alla sperimentazione di protettivi da applicare sui paramenti murari per garantirne una maggiore resistenza all’azione aggressiva esercitata dagli agenti esterni. La presente relazione restituisce i risultati di una sperimentazione condotta su mattoni in terra cruda, ricavati dalla parziale demolizione di un edificio sito a Rocca d’Arazzo (Asti, Piemonte, Italia), allo scopo di valutare l’efficacia di diversi tipi di trattamento, di origine naturale o chimica, attraverso l’esecuzione di prove di assorbimento capillare e di erosione.